martedì 10 giugno 2014

Tunnel sotto Monte Berico e villa Valmarana? No grazie


Comunicato stampa su progetto Tav-Alta capacità
e tunnel sotto Monte Berico



Apprendiamo dalla stampa della nuova proposta avanzata dalla Camera di Commercio e appoggiata dal sindaco Achille Variati relativa al passaggio della linea ferroviaria ad alta capacità nell'abitato di Vicenza. Non è la prima volta che si discute di progetti di questo tipo, più o meno approfonditi e più o meno credibili.

Non ci sembra il caso di commentare nel merito tale proposta, sulla base di alcuni articoli di giornale e qualche generica dichiarazione: troppo seria è la questione per parlarne a cuor leggero. È doveroso, per dire qualcosa di sensato, attendere almeno la presentazione che, a quanto pare, il sindaco farà nella sede dovuta, cioè la Commissione territorio del Consiglio comunale, venerdì 13 giugno.
Come Comitato di Borgo Berga, che riunisce e cerca di interpretare le esigenze diffuse fra i cittadini che abitano fra Borgo Berga, piazzale Fraccon e viale Margherita, non possiamo però evitare di fare prima di tutto, delle osservazioni di metodo.

  1. La prima riguarda il tunnel previsto sotto Monte Berico, che servirebbe allo stesso tempo come canale scolmatore delle acque del Retrone e come strada di attraversamento dalla zona di viale Fusinato alla Riviera Berica. Questo progetto non ha nulla a che vedere con la ferrovia ad Alta capacità: per quale motivo viene inserito nel progetto di allargamento dei binari? I giornali riportano che il costo complessivo dell'operazione sarebbe di 400 milioni di euro, di cui 74 per la costruzione del tunnel. Al tunnel sarebbe collegata la costruzione di una linea di filobus sulle corsie “liberate” dalle auto in viale Risorgimento, dal costo di 24 milioni. Tunnel più filobus fanno circa 100 milioni, un quarto della spesa totale: per quale motivo lo Stato dovrebbe finanziare queste opere dalle finalità del tutto eterogenee? Se l'obiettivo è il passaggio della ferrovia veloce, perché aggiungerci progetti che nulla hanno a che vedere con la mobilità ferroviaria?

  2. Vicenza subisce da anni continui disagi dovuti al dissesto idrogeologico e alle piene dei fiumi. Per risolvere queste emergenze la Regione Veneto ha predisposto e in parte finanziato una serie di misure che vanno dai bacini di laminazione come quello di Caldogno al rifacimento degli argini. Il tunnel-canale scolmatore delle acque del Retrone, previsto dal progetto della Camera di Commercio, a quanto ci risulta non compare nella programmazione della Regione. Per quale motivo Camera di Commercio e Comune intendono promuoverlo? È stato fatto un qualche studio specialistico approfondito? E perché, se questa è ritenuta una soluzione utile a salvare Vicenza dalle acque, non è stata avanzata la proposta alla Regione Veneto? È quello l'organo deputato a pianificare le opere idrauliche per la sicurezza del territorio, non certo il Comune in solitaria né tanto meno il Ministero delle Infrastrutture. Riteniamo sbagliato nel metodo proporre al dibattito pubblico una soluzione così impattante e dispendiosa senza farlo nei luoghi istituzionali deputati, e senza alcun vero dibattito con specialisti del settore né con i cittadini.

  3. Sempre dalla stampa pare di capire che il tunnel automobilistico sotto Monte Berico risolverebbe il problema del traffico in viale Risorgimento. In attesa di una visione più approfondita del progetto, osserviamo solo che
    - il tunnel proposto avrebbe un impatto ambientale inaccettabile sulla Riviera Berica, creando un nuovo sbocco a un flusso intenso di traffico e smog proprio sotto la villa Valmarana ai Nani e il circostante comprensorio, tutelato dall'Unesco, della Valletta del Silenzio.
    - il tunnel, partendo da viale Fusinato, convoglierebbe solamente una parte del traffico che oggi circola in viale Risorgimento, e nemmeno la parte maggiore. Non intercetterebbe infatti le auto lungo la circonvallazione interna (viale Milano, Stazione – Porta Padova), che continuerebbero a percorrere le attuali vie. Non appare dunque “la soluzione” al problema del traffico di attraversamento che scorre ai piedi del colle.
    - subordinare la realizzazione di un filobus con corsia dedicata alla costruzione di una via veloce alternativa per le automobili è contraddittorio. Se c'è davvero la volontà di implementare il trasporto pubblico, bisogna fare scelte decise togliendo spazio al traffico privato. Chi salirebbe sul filobus pubblico nel momento in cui esistesse una via più veloce e comoda percorribile in auto, ovvero il prospettato tunnel sotto Monte Berico?
Il comitato di Borgo Berga e Santa Caterinella

giovedì 29 maggio 2014

COMUNICATO STAMPA: DOPPIO SENSO IN VIA GALLO E ALTRE MISURE URGENTI IN BORGO BERGA E VIALE MARGHERITA


Il comitato di iniziativa culturale Borgo Berga e Santa Caterinella apprende con soddisfazione dalla stampa locale la decisione presa dall'assessore alla mobilità Antonio Dalla Pozza di accogliere in parte le richieste avanzate ormai da due anni dai residenti in Borgo Berga e viale Margherita.

La decisione che accogliamo con favore è quella di rendere a doppio senso la circolazione di via Ettore Gallo, una via dove oggi una delle due corsie è sprecata in quanto quasi sempre vuota, mentre al contempo il traffico di piazzale Fraccon viene dirottato tutto su contra' Borgo Berga, strada che già è stata danneggiata e abbruttita dalle nuove costruzioni commerciali e dall'enorme massa di cemento edificata nella penisola fra i due fiumi.

Chiediamo al Comune di attuare velocemente il doppio senso. Vediamo con favore l'intenzione di togliere la rotatoria in piazzale Fraccon, favorendo il transito delle auto, che vengono dalla stazione, su via Gallo verso la zona Stadio, liberando viale Margherita parte del traffico di circonvallazione.

Rilanciamo con le altre richieste emerse dagli incontri con la cittadinanza:

  • In piazzale Fraccon, nel riorganizzare l'incrocio, va trovata una soluzione per collegare il centro città (viale Margherita o S. Caterina) con la pista ciclabila Casarotto e le scalette di Monte Berico. Per esempio rialzando il passaggio pedonale all'altezza del bar Freccia.

  • In Viale Margherita vanno cancellate le possibilità edificatorie previste dal Piano Interventi nell'area ex Esso. Il Comune sta portando avanti una revisione parziale del PI, ne approfitti per rendere l'area inedificabile come è imposto dai vincoli storico-paesaggistici che vi insistono. Proponiamo di rettificare il viale riportandolo alla sua forma storica, di piantare il filare di alberi e di trasformare l'ex Esso in area verde attrezzata con panchine, fermata dell'autobus e parcheggio per le biciclette, anche eventualmente prevedendo un piccolo chioscho con un bar al servizio degli studenti.

  • A Borgo Berga bisogna evitare l'ennesimo scempio urbanistico e paesaggistico, cancellando le possibilità edificatorie previste sul “Lotto E” lungo via dello Stadio. Quelle cubature possono provocare oltre al danno al paesaggio un vero rischio idrogeologico, come sottolineato dal geologo Roberto Rech durante l'assemblea organizzata dal Comitato e come ribadito dall'ingegnere idraulico Alessandro Pattaro in una relazione commissionata di recente da Legambiente. Per Pattaro “si sono aggravate le condizioni di pericolosità delle aree circostanti sia per l'aumento considerevole dell'impermeabilizzazione, sia per l'innalzamento del piano d'imposta a difesa esclusiva dei nuovi edifici”.

  • Fra Borgo Berga e il nuovo quartiere torniamo a chiedere la realizzazione di una passerella ciclo-pedonale all'imbocco con via Tiepolo, sul luogo dove insisteva una storica passerella. Si realizzerebbe così un passaggio sicuro per i pedoni, che ora manca, e si permetterebbe ai ciclisti che percorrono la Casarotto di spostarsi in sicurezza verso la zona Stadio e Casale.

  • Segnalare adeguatamente il park Aim di Borgo Berga (per cui Aim ha ridotto il costo per i residenti a 50 euro al mese, risultato positivo ottenuto dal comitato). Quel parcheggio oggi sottoutilizzato può egregiamente sostituire il progetto di park sotterraneo all'ex Esso, area golenale e verde da preservare, da cui il parcheggio Borgo Berga dista solo 300 metri.

Il comitato di iniziativa culturale Borgo Berga e Santa Caterinella

domenica 23 febbraio 2014

Borgo Berga, la situazione e le risposte. Il documento all'assemblea del 10 febbraio

Pubblichiamo il documento preparato da Gianluigi Bellin per l'assemblea cittadina del 10 febbraio 2014: VICENZA SUD-EST BORGO BERGA LA SITUAZIONE LE RISPOSTE.
La relazione in formato Pdf si può scaricare a questo link.

martedì 11 febbraio 2014

Dopo l'assemblea di quartiere, verso una manifestazione cittadina

Ringraziamo tutti i partecipanti all'assemblea di ieri sera presso la sala della parrocchia di S. Caterina.
Oltre cento persone sono intervenute, seguendo con interesse le relazioni di Gian Luigi Bellin per il comitato, del geologo Roberto Rech, dell'ing. Gaetano Giordano.
Durante l'assemblea è stata lanciata l'idea di una manifestazione cittadina da organizzare in marzo per dare forza alle proposte del comitato e a quelle di comitati e associazioni che a Vicenza si battono per un cambio della politica urbanistica della città, improntandola a un minor consumo di suolo, e a una reale partecipazione della cittadinanza. Vi terremo aggiornati.
L'assemblea è stata raccontata su Twitter con l'hashtag #borgoberga, si possono leggere i messaggi in diretta a questo link.
Qui sotto l'articolo-resoconto uscito oggi sul Corriere del Veneto.

martedì 4 febbraio 2014

ASSEMBLEA DI QUARTIERE A BORGO BERGA LUNEDì 10 FEBBRAIO 2014

VICENZA SUD-EST, BORGO BERGA: LA SITUAZIONE, LE RISPOSTE, LE PROPOSTE


ASSEMBLEA DI QUARTIERE

lunedì 10 febbraio 2014 ore 20.30

sala grande sotto chiesa di S.Caterina


L'azione del Comitato a partire dal 2011 ha mirato al miglioramento della viabilità, e della vivibilità nei quartieri esistenti cercando di difendere le zone residenziali e commerciali dall'eccesso di traffico. È stato avviato un dialogo con le amministrazioni comunali che ha dato un risultato positivo: la nostra richiesta di rendere via E. Gallo a doppio senso sembra accettata in via di principio dal Comune. Negativa la risposta alla richiesta di uno sconto sostanziale per i residenti nel parcheggio libero, nonostante questo resti per lo più quasi vuoto. Questi dettagli verranno illustrati e discussi in assemblea.
Tre anni fa la colata di cemento abbattutasi su Borgo Berga sembrava un fatto ineluttabile. Oggi il tema è al centro del dibattito politico: La Commissione Territorio del Consiglio Comunale ha avviato una inchiesta sulla regolarità del PIRUEA Cotorossi. Nell'azione per ridurre l'impatto ambientale e il disagio sociale numerose associazioni si son unite al comitato nell'Osservatorio Urbano Territoriale (OUT), portando il caso sulla stampa nazionale (repubblica.it).
Legambiente, Italia Nostra, il Comitato contro gli abusi edilizi e gruppi di residenti hanno presentato esposti sulla base dei quali la procura di Vicenza ha avviato una inchiesta giudiziaria. Indipendentemente dall'esito delle azioni giudiziarie è compito del comitato continuare a perseguire con sempre maggior forza gli obiettivi che sono nell'interesse del quartiere e della città:

1. Tutela paesaggistica
La zona tra il Bacchiglione e Via dello Stadio (lotto E del PIRUEA Cotorossi) deve restare in armonia con la zona agricola di cui fa parte. La preferenza del comitato è per una destinazione a zona verde e spazio sportivo come da Piano Regolatore del 1979. Il comitato esprime una decisa opposizione al progetto edificativo di 14 condomini previsti dal PIRUEA. Non risulta che sul Lotto E sia stata presentata richiesta del permesso di costruire. Inoltre è stata presentata una diffida a concedere tale permesso da parte di
Legambiente, Italia Nostra, Comitato Contro gli Abusi Edilizi e residenti in Via Leoni, sulla base del fatto che presente progetto non rispetta il vincolo idraulico dei 10 metri dal fiume. Il Comune che porta la responsabilità di previsioni edificatorie tanto pesanti nel PIRUEA Cotorossi deve porre rimedio alle conseguenze di questa scelta ascoltando le istanze dei cittadini.

2. Viale Margherita: zona ex-Esso e università
Il Comune deve aprire subito un tavolo di progettazione con tutti i soggetti interessati (Università, proprietari delle aree e residenti) al fine di restituire una forma urbana
razionale e vivibile al viale storico e monumentale ed al quartiere circostante. L'insediamento dell'università caratterizza irreversibilmente la funzione urbana della zona. L'area ex-Esso era in origine e deve ritornare ad essere area verde ad uso pubblico. La costruzione di strutture commerciali e direzionali per l'università non può che avvenire sullo stesso lato est del viale.

3. Connessioni urbane
La mancanza di fondamentali collegamenti ciclopedonali tra Borgo Berga, Stadio, Santa Caterina e Viale Margherita rende la zona gravemente disfunzionale e pericolosa come area urbana. Tre interventi sono particolarmente urgenti:
(i) il ripristino della vecchia passerella sul Retrone, oggi demolita, all'altezza del Corpo Forestale
(ii) l'apertura anche notturna della passerella sul Bacchiglione oggi riservata all'università
(iii) la creazione di nuove connessioni tra il nuovo tribunale ed il Park Bassano.

Il Comitato ringrazia la parrocchia di Santa Caterina per avere generosamente offerto i propri locali per le assemblee e le attività di promozione culturale. Il Comitato prega enti pubblici e privati cittadini a condividere spazi e risorse a tale scopo e ricorda la propria richiesta che uno spazio civico con attrezzature multimediali venga aperto nel sito ex-Cotorossi.
Comitato di Borgo Berga 25 gennaio 2014

lunedì 25 novembre 2013

S. Caterinella 1 dicembre: musica e letture con don Albino Bizzotto per dire stop al cemento


Incontri di Santa Caterinella al porto

Vicenza, Chiesa di S. Caterinella, Borgo Berga 

(dopo il civico 160, prima del ponte sul Bacchiglione)
Domenica 1 dicembre ore 15

per la cura del territorio e del paesaggio
in memoria delle vittime di incidenti stradali

Lettura di testi, memorie, testimonianze
Musica del Tetrachord Cello Quartet
con la partecipazione di don Albino Bizzotto


Come nella precedente iniziativa del 29 settembre il ricordo dei nostri cari uccisi in incidenti stradali in questa strada ci porta a batterci per la preservazione della memoria storica, del patrimonio artistico e per riguadagnare vivibilità e bellezza. Questa strada conserva il ricordo del porto fluviale di Vicenza e della sua industria tessile e connette opere d'arte immortali sapientemente disposte nel paesaggio collinare ed agricolo dei Berici. Questo territorio è stato deturpato da una urbanizzazione eccessiva di tipo suburbano e da un traffico disordinato e pericoloso.

Occorre fermare ulteriori costruzioni nella riva sinistra del Bacchiglione.

Rispondiamo a questo anche con un momento di raccoglimento e di riflessione, preparandoci alle prove che ci attendono nel nuovo anno.

Comitato di Iniziativa Culturale Borgo Berga - Santa Caterinella
in collaborazione con la Parrocchia di Santa Caterina


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Mentre tanfo e grandine e cumuli di guerra
Mentre tutto trema nel delirio del clima
e la brama di uccidere maligna inventa inventa
Rari sono i luoghi in cui resistere,
luoghi dove Muse si danno convegno
per mantenere l'eco di un'armonia
per ricordarci ancora che esiste il sublime
per riesaltare gli antichi splendori
ed accogliere nuove vie di Beltà
Raro pur sempre e sepolto nelle selve d'ombra di armi totali
un Luogo: e ora rinasce e tenta difenderci dall'ira del cosmo.
 

Andrea Zanzotto, da Conglomerati, in Tutte le poesie, p.1063.

giovedì 31 ottobre 2013

Autunno caldo

La questione di Borgo Berga, quasi due anni dopo l'avvio dell'iniziativa del nostro piccolo comitato, è arrivata all'ascolto di un pubblico nazionale. Come è giusto che sia: sia per la grandezza dell'impatto paesaggistico, urbanistico e ambientale, sia per le ombre che riguardano l'iter di approvazione del nuovo quartiere e del tribunale.
Nella pagina della rassegna stampa diamo conto degli ultimi sviluppi: l'inchiesta giornalistica firmata da Francesco Erbani su Repubblica.it, l'inchiesta (questa volta giudiziaria) aperta qualche giorno dopo dal procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri sui presunti abusi relativi all'eccessiva vicinanza degli edifici dai fiumi Retrone e Bacchiglione. Un'inchiesta che nasce da un esposto al Corpo forestale dello Stato presentato da Legambiente regionale del Veneto e dal Comitato contro gli abusi edilizi di Vicenza.
Nel frattempo, proprio per continuare a monitorare dal basso l'urbanistica in città e per far sì che non accadano più speculazioni come quella all'ex Cotorossi, è nato OUT, l'osservartorio urbano/territoriale di Vicenza, per iniziativa di tecnici, comitati, associazioni e singoli. Invitiamo a visitare il blog di OUT, che contiene anche un apposito dossier su Borgo Berga.