Rassegna stampa

La Nuova Vicenza, giovedì 31 ottobre 2013
Borgo Berga e il verde fantasma: sul rendering c’è, nei piani no
A giudicare dalle ultime immagini pubblicitarie usate per promuovere il nuovo quartiere di Borgo Berga in quel che fu il Cotorossi, tra le numerose possibilità offerte dal rendering architettonico c’è anche quella di far sparire d’incanto migliaia di metri quadrati di cemento. Niente di nuovo: la storia urbanistica della provincia è piena di rielaborazioni grafiche che trasformano anche la lottizzazione più impattante in un magnifico parco dei tigli o in un ameno giardino degli ulivi. Un’inquadratura ben studiata, la prospettiva giusta, e il gioco è fatto: i volumi appaiono meno ingombranti, i condomini più a misura d’uomo, il verde più rigoglioso.
A volte, però, si esagera. Nel caso dell’area ex Cotorossi il contrasto tra le immagini patinate delle brochure pubblicitarie e il grigio scheletro di calcestruzzo che incombe sulla Riviera Berica è evidente. Progettisti e proprietà hanno ripetuto in più occasioni che giudicare ora, a cantiere aperto, è prematuro, un vero e proprio pre-giudizio, perché solamente a lavori finiti si potrà valutare l’impatto del nuovo complesso. Sarà, ma per scoraggiare i pregiudizi sarebbe opportuno evitare di mettere in circolazione immagini che possono risultare fuorvianti (come quelle che pubblichiamo qui).
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Repubblica.it, martedì 8 ottobre 2013

L'Italia degli abusi
dal nostro inviato FRANCESCO ERBANI, video di NICOLA BERTI


Corriere del Veneto, martedì 15 ottobre 2013


Il Giornale di Vicenza, lunedì 30 settembre 2013

LA GIORNATA. Borgo Berga non rinuncia e si trasferisce a S. Caterina

La pioggia svuota il centro storico
e sposta la festa


Maria Elena Bonacini

Nella chiesa al Porto la cerimonia in onore delle vittime della strada Alla “Maffei” gara di libri a tappe Resistono anche le visite guidate
lunedì 30 settembre 2013 CRONACA, pagina 13

La pioggia battente ha messo in fuga i vicentini. COLORFOTO ARTIGIANA| Il “via” alla ...
Borgo Berga sfida la pioggia e “trasferisce” la festa. Non c´è stato il grande afflusso sperato, né la strada chiusa piena di installazioni e spettacoli, ma il maltempo non ha cancellato la festa “Borgo Berga chiama Vicenza”, che avrebbe dovuto vivere il suo clou ieri, con esibizioni, giochi, gara di libri sulle scalette di Monte Berico, visite guidate e la commemorazione delle vittime della strada.
Appuntamenti in parte mantenuti, a partire dalla commemorazione, trasferita in S. Caterinella al Porto. Qui a guidare la celebrazione è stato Gian Luigi Bellin, portavoce del Comitato Borgo Berga che lotta contro il nuovo tribunale.
Bellin, come alcuni tra i circa 40 presenti, è parte in causa, visto che il nonno Luigi Bertollo, rimase vittima di un incidente nel 1964, come anche le altre vittime ricordare ieri: Ione Brodesco Novello, morta nel 1973, Vincenza Cavalli in Carli, investita nel 2000 e morta nel 2010 dopo 10 anni di coma e Andreina Zanetti in Radin, morta nel 2005.
Tutti sono stati ricordati dai parenti con un pensiero, una poesia, una memoria: il profumo delle torte accanto allo stridore dei freni e l´accartocciamento delle lamiere.
A parlare della problematica, insiema a Bellin, c´era Ferdinando Laverda, dell´associazione “Famigliari e vittime della strada” che a Breganze dal 2003 lotta per avere un sottopasso nella strada dove su investita la figlia 15enne e don Albino Bizzotto, di Beati i costruttori di pace, in collegamento telefonico da Padova. «Il problema economico - sottolinea il sacerdote - purtroppo ha preso il sopravvento su tutto, anche sul rispetto della vita. Non smetterò di cercare di far prendere coscienza dei problemi, anche se non vedrò i frutti di questo lavoro».
Il problema della sicurezza di Borgo Berga per il quale i residenti chiedono «dissuasori su una strada che invita a correre», come sottolinea bellin, sarà oggetto di un´assemblea.
Dopo la commemorazione, altri appuntamenti hanno sfidato la pioggia, come la visita guidata al quartiere e agli ex magazzini del sale, o la gara di libri, trasferita dalle scalette ai portici di S. Caterina: una ventina di “atleti” con tanto di pettorina hanno avuto 15 minuti per associare i brani letti nelle 20 postazioni ai titoli segnati in una lista. Una corsa a tappe tra Cesare Pavese e Mark Twain, Luis Sepulveda e Susanna Tamaro, Carlo Collodi e Boccaccio, che ha appassionato ragazzi e adulti.

Corriere del Veneto, domenica 29 settembre 2013


Corriere del Veneto, domenica 2 dicembre 2012


Il Giornale di Vicenza, domenica 2 dicembre 2012

URBANISTICA. È la proposta che il Comitato Borgo Berga presenterà nell´osservazione al PI

Verde al posto dell´ex benzinaio

«Il parcheggio sarebbe superfluo. E su viale Margheritita c´è un vincolo paesaggistico»

domenica 02 dicembre 2012 CRONACA, pagina 25

Viale Margherita era così
«No ad una nuova colata di cemento al posto dell´ex distributore. Sì al verde per esaltare il paesaggio di viale Margherita». Il Comitato di Borgo Berga e di Santa Caterinella fanno quadrato a difesa di una strada che rischia di essere «snaturalizzata». Di qui l´annuncio di un´osservazione al Piano degli interventi del Comune e l´appello al sindaco Achille Variati a mantenere fede all´indirizzo del Pum: «Meno auto in centro».
Ieri a sintentizzare la posizione sposata anche da Legambiente e Comitato Più democrazia c´erano, tra gli altri, Carlo Presotto e Gaetano Giordano insieme a Giovanna Dalla Pozza Peruffo per Italia Nostra.
L´ex distributore davanti all´entrata dell´università è chiuso dallo scorso marzo. Da quanto annunciato, il Comune ha intenzione di realizzare in quell´isola un parcheggio interrato e un edificio di due piani. Un´ipotesi che il Comitato boccia: «Così si morirà di smog e cemento. Si cancelleranno gli scorci panoramici che permettono di esaltare l´Arco delle scalette e non solo». Il gruppo smantella prima di tutto l´utilità del parcheggio: «Con l´apertura del park borgo Berga e la previsione del nuovo park all´ex Gil questo del distributore sembra davvero un parcheggio superfluo. E poi sarebbe contrario alle indicazioni del Pum». E ancora: una nuova edificazione, che si aggiungerà all´ampliamento dell´università, chiuderà ogni visione panoramica di quella zona pregiata.
Alla fine la controproposta: «Quell´area va rinconvertita a verde pubblico per creare un giardino al servizio dei cittadini di viale Margherita, borgo Berga e Santa Caterina, quartieri che soffrono della carenza di aree verdi, ma anche per gli studenti dell´università e i turisti». A far forte la loro proposta poi un vincolo paesaggistico del 1962: «È un “belvedere naturale” creato per valorizzare l´Arco delle scalette . Non si doveva neppure autorizzare quel distributore». Alla fine anche un´idea sulla viabilità: «Rendere a doppio senso via Gallo, così viale Margherita potrebbe essere liberato di una parte di traffico di attraversamento». CRI.GIA. 


Il Giornale di Vicenza, venerdì 30 novembre 2012





La Nuova Vicenza, giovedì 29 novembre 2012

Viale Margherita, nuovo park e palazzina. Perché non nel lotto dismesso?


Duecentocinquanta posti auto sotterranei e, forse, un edificio alto fino a 7 metri e mezzo (tetto non compreso). Il futuro dell’ex distributore Esso in viale Margherita, chiuso da qualche mese, non è più affare di ipotesi e illazioni: è scritto nero su bianco nelle tabelle del Piano degli Interventi adottato dal consiglio comunale e ora nella fase delle osservazioni (che si possonodepositare fino al 27 dicembre). Per un quartiere già gravato dalle costruzioni intorno al tribunale di Borgo Berga sarebbe una nuova iniezione di cemento e traffico: si parla del terzo parcheggio in poche centinaia di metri, se si sommano quello da poco aperto a Borgo Berga (400 posti) e quello dell’ex Gil, nei piani dell’amministrazione Variati. [continua su Nuova Vicenza]



Il Giornale di Vicenza, venerdì 2 novembre 2012

PIANO DEGLI INTERVENTI. Assemblea unificata con quindici realtà

Urbanistica, i comitati preparano la battaglia

Roberto Luciani

Sono pronti a presentare le proposte di modifica al documento comunale «Vogliamo un confronto»

venerdì 02 novembre 2012 CRONACA, pagina 20


Si sono dati appuntamento fra quindici giorni per mettere assieme, in un´unico cahier de doleances dubbi, lamentele, rimostranze e spiegazioni sul piano degli interventi adottato dall´amministrazione comunale. Non è solo dunque la mobilità, a Borgo Berga come attorno al Del Din (o Dal Molin che dir si voglia), ma anche la questione urbanistica a finire nel mirino della quindicina di Comitati e associazioni riunitisi in coordinamento e ritrovarisi nella parrocchia di Santa Caterina in settimana per un incontro dedicato al futuro sviluppo della città.
Certo, il traffico attorno al nuovo tribunale resta sempre una ferita aperta per Gianluigi Bellin, tra i promotori del coordinamento : «In particolare su via Ettore Gallo, quella che corre parallela alla ferrovia. Noi chiediamo il doppio senso di circolazione e soprattutto un innesto diverso direttamente su viale Margherita in luogo dell´attuale strozzatura». E a proposito di Pum e dintorni Giovanni Marangoni ricorda l´esposto corposo inviato a prefetto, presidente del consiglio dei ministri e ministro degli interni a proposito di tangenziale nord e accesso alla nuova base statunitense. Se vogliamo, nulla di nuovo sotto il sole della protesta se non fosse che ora, comunque, l´attenzione si sposta anche sul Piano che dovrà ridisegnare la Vicenza del Terzo Millennio. Presente all´incontro il consigliere comunale Maurizio Franzina, il dibattito sviluppatosi attorno all´introduzione del giornalista Luca Matteazzi non ha sciolto i punti di domanda sull´importante documento espressi dalla platea - tra cui gli ex consiglieri Giuseppe Secone e Fulvio Rebesani - «dove le aree residenziali di completamento sono diventate zone B, la tangenziale segue un percorso che la porta a sfiorare Villa Imperiali, le zone artigianali, come in Riviera Berica, e parte di quelle agricole diventano residenziali ma senza che siano note le volumetrie, dove in definitiva sembra mancare un progetto di città ma si evince un costruire per costruire».
Di qui la decisione di ogni gruppo di farsi carico, per il proprio territorio, di una fetta di Piano e di provare a riunire tutto in un unico fascicolo di osservazioni.
Toccherà poi all´amministrazione rispondere «ma prima vogliamo un confronto aperto con i cittadini».

Il Giornale di Vicenza, 30 ottobre 2012

Piste ciclabili sugli argini «E la società realizzerà la nuova rete fognaria»

30/10/2012
Un particolare del plastico del nuovo quartiere a Borgo Berga
Gli argini dei due fiumi saranno percorribili grazie a piste ciclabili. L'isola sarà interamente pedonale. Al centro, sorgerà una piazza. E sotto quella piazza, 600 posti auto di competenza dei nuovi negozi, uffici e residenze. Ecco come sarà lo stralcio B/C/D del complesso di Borgo Berga che sarà ultimato, nella prima parte, entro primavera del 2014. «I lavori stanno proseguendo secondo cronoprogramma - assicura l'amministratore delegato di Sviluppo Cotorossi, Paolo Dosa - Il risultato sarà un quartiere unico nel suo genere con la penisola e verde, vicina a villa La Rotonda e a a due passi dal centro. Le palazzine saranno a facciata continua a vetrata. Sarà un angolo speciale della città». Continua Dosa: «L'intenzione poi è quella di creare un collegamento, all'altezza del vicino magazzino del sale, per collegare la pista ciclabile esistente che si allunga in Riviera Berica, con questa del quartiere». Quest'ultima pista poi si collegherà, attraverso un ponte esclusivamente ciclo-pedonale (oggi invece è a servizio del cantiere), con l'ultima porzione del complesso Borgo Berga, quello che si affaccia a via Stadio e che comprende villette a schiera e altri piccoli condomini che saranno completati per inizio del 2015. «A garanzia di quest'ultima parte del quartiere - sottolinea Dosa - la società realizzerà anche la sostituzione della rete fognaria di scolo in quella zona. Nell'alluvione del 2010, infatti, quella fu l'unica porzione del complesso che venne allagata, insieme alle abitazioni di via Leoni che registrarono oltre 60 centimetri di acqua negli scantinati. A seguito di un lavoro di analisi compiuto in collaborazione con Acque Vicentine, siamo riusciti a risalire all'origine del problema: la rete fognaria è insufficiente. Consegnando il nuovo insediamento, offriremo alla città anche un nuovo tratto di fognature a prova di alluvione».



Corriere del Veneto, sabato 27 ottobre 2012








































































Il Giornale di Vicenza, giovedì 18 ottobre 2012

«Imbuto per il traffico che si doveva evitare»



giovedì 18 ottobre 2012 LETTERE, pagina 62
Per chi osa o, purtroppo, deve immettersi nella rotatoria di Porta Monte negli orari di punta la domanda sorge spontanea: “Ma chi è stato il genio...?”.
Certo è che ci vorrebbe davvero il Genio della Lampada per risolvere una situazione che è a dir poco grottesca e che è destinata a peggiorare con la messa a regime del ponte dietro il nuovo Tribunale. Non credo di essere l´unico a domandarsi se non fosse stato prevedibile che la nuova viabilità, così concepita, avrebbe creato un enorme imbuto all´ingresso sud della città e a chiedere che misure questa amministrazione vorrà prendere per risolvere un disagio che porta centinaia di automobilisti a dover uscire un´ora prima di casa, consapevoli che quello è il tempo che passeranno in coda per poter arrivare ai propri posti di lavoro o alle scuole dei propri figli.
Per non parlare delle ricadute in termini di emissioni di anidride carbonica, di impiego di agenti della Polizia Locale che non possono, peraltro, che limitarsi a guardare nonostante gli sforzi profusi.
A tutto questo si aggiungono gli innumerevoli cantieri aperti in altre zone della città, unitamente a quei cartelli che ci invitano a portar pazienza ché ne varrà la pena.
Non so se a chi legge provochino la mia stessa reazione: sono certo però non sia quella desiderata dagli autori degli stessi.
Attendendo il genio.
Marco Limoli


Il Giornale di Vicenza, domenica 14 ottobre 2012

NUOVA AREA DI SOSTA. La struttura automatizzata gestita da Aim 

Pronto il park Berga. Altri 400 posti in città

Sarà inaugurato giovedì Fino alla fine di novembre sarà gratuito: saranno previsti abbonamenti

domenica 14 ottobre 2012 CRONACA, pagina 14

Il nuovo parking sotto il tribunale di borgo Berga. COLORFOTO
Luci a led, videosorveglianza e accessi automatizzati. È tutto pronto a Borgo Berga per l´apertura del nuovo parcheggio a due piani che aggiungerà 400 posti auto alla dotazione di stalli di Vicenza. Nella giornata di ieri gli operai stavano ultimando i dettagli. Ancora pochi giorni e arriverà il taglio del nastro.
GESTIONE. Il parking è di proprietà della società Sviluppo Cotorossi ma sarà dato in gestione ad Aim. I due piani prevedono una divisione precisa. In particolare il livello inferiore «sarà adibito ad uso pubblico» mentre quello superiore «sarà a servizio del supermercato Interspar». Entrambi saranno gestiti da Aim. «È tutto pronto - annuncia l´amministratore delegato di Sviluppo Cotorossi Paolo Dosa - e giovedì ci sarà l´inaugurazione». Con tanto di sorpresa: «Fino alla fine di novembre sarà gratuito».
DOTAZIONE. Il park Berga, con 397 posteggi, andrà a integrare gli altri parcheggi presenti in città. «E in particolare - fa sapere l´amministratore delegato - sarà in collegamento con il Verdi». Il sistema di gestione è innovativo. I due piani sono videosorvegliati «e vengono monitorati dal Verdi» e sono dotati di sistemi di sicurezza «che consentono di premere pulsanti e far scattare l´allarme». In entrambi i livelli sono presenti luci a led. Ci saranno inoltre i colori delle colonne (rosse, verdi e arancioni) a garantire adeguata illuminazione. Sarà aperto dalle 7 alle 24. «Ma i ritardatari potranno passare il biglietto e uscire. Discorso diverso per quanto riguarda gli abbonati che potranno anche entrare».
ABBONAMENTI. Le tariffe sono in fase di definizione. «Ricalcheranno quelle del park Verdi», preannuncia Dosa. Quel che è certo per il momento è che chi utilizzerà il parcheggio per recarsi all´Interspar non pagherà. «Basterà farsi obliterare il biglietto alla cassa - spiega l´amministratore delegato - e si potrà rimanere per 90 minuti». Convenzioni particolari anche per gli avvocati «per i quali è previsto un abbonamento speciale» così come per i residenti. «Chi non ha un posto auto a casa potrà utilizzare il parking di Borgo Berga». NI.NE.


Il Giornale di Vicenza, mercoledì 3 ottobre 2012, lettere al direttore

BORGO BERGA


«Auto a tutta velocità»


mercoledì 03 ottobre 2012 LETTERE, pagina 62

Signor sindaco Variati, sabato è venuto a Santa Caterina a presenziare la mostra di foto del quartiere di Borgo Berga (ex Cotorossi) giustificando il lavoro fatto fin qua: per migliorare la viabilità in zona non si poteva fare di più, ha detto.
E ci si potrebbe anche credere, perché i più grandi danni li ha fatti l´aministrazione precedente, che si è messa in ginocchio davanti ai progetti già presentati dai proprietari.
Ma a sentire, e guardare bene per il popolo di Borgo Berga per il momento non ha fatto nulla: il semaforo che c´è, è per il supermercato, la vera schifezza sono i due dissuasori: uno in cima in prossimità della rotatoria, che serve a poco perche in quel punto si va un po´ più piano perché sono obligati.
Ma all´altezza di via Tiepolo quel piccolo dissuasore proppio non serve: se i vigili urbani volessero venire (già che il Comune dice di essere scarso di multe... sarebbe la volta buona ) le auto venendo giù a tutta velocità (80/100 km all´ora) fanno dei salti che tutti i condomini, a destra o sinitra, che fa angolo hanno un forte disturbo, sia di giorno che di notte.
Giorgio Rossato


La Nuova Vicenza, 20 settembre 2012
A Borgo Berga fa affati Pigato (Aci), all'ex Ftv Ingui alla finestra
Privati eccellenti coinvolti nelle grandi operazioni urbanistiche già realizzate o in preparazione in città. I nomi rimangono nascosti dietro a nomi di società, sigle note o create ad hoc, ma, gira e rigira sono sempre gli stessi. Per esempio, che ad avere una quota importante nella grossa operazione dell’ex Cotorossi a Borgo Berga ci sia il presidente dell’Aci di Vicenza, il commendatore Romano Pigato, per qualcuno potrebbe essere una scoperta. Non che ci sia una contraddizione, anzi il percorso è quanto mai lineare: Pigato è a capo del gruppo ViBeton, azienda del settore calcestruzzi, ed è anche dal lontano 1997 permanentemente alla guida dell’Automobile Club berico. Il commendatore è infatti socio di minoranza di Sviluppo Cotorossi Spa, la società che sta costruendo il quartiere residenzial-direzionale accanto al nuovo tribunale, un’operazione dalle volumetrie colossali permessa dalla giunta Hüllweck e rimaneggiata nel 2009 cercando di limitare i danni dalla giunta Variati.
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Comunicato del Comune di Vicenza, venerdì 7 settembre 2012

07/09/2012

Lunedì apre l’anello stradale attorno al nuovo tribunale. Chiude per 2 mesi via Zanecchin

Variati: "La considero una sperimentazione. Scelte definitive solo dopo l’apertura del nuovo ponte”

Prima importante rivoluzione alla viabilità della zona del nuovo tribunale, con l’apertura dell’anello stradale attorno al Cotorossi. Da lunedì 10 settembre verso le 10,30, infatti, per chi proviene dalla Riviera Berica scatterà la circolazione a doppio senso in Borgo Berga fino al “tunnel” che passa sotto al nuovo edificio e che dovrà obbligatoriamente essere imboccato a senso unico. Dal “tunnel” la nuova strada, che è stata intitolata al senatore Giorgio Oliva, proseguirà tra il tribunale e gli altri edifici del Cotorossi fino al nuovo ponte sul Bacchiglione, ancora chiuso alla circolazione. Qui la strada prenderà il nome di via Ettore Gallo e, sempre a senso unico, costeggiando la ferrovia permetterà di tornare in Borgo Berga e ridiscendere verso la Riviera Berica oppure di immettersi nella rotatoria di piazzale Fraccon.
“Come ho concordato con i residenti di Borgo Berga  - annuncia il sindaco - i prossimi mesi ci serviranno per valutare l’impatto di queste scelte sulla viabilità generale. Poiché il settore della mobilità ha verificato che, tecnicamente, via Ettore Gallo potrebbe diventare a doppio senso senza importanti lavori strutturali, una volta aperto il nuovo ponte sul Bacchiglione potremo valutare eventuali migliorie per alleggerire Borgo Berga”.
Contestualmente alle nuove strade, lunedì mattina, saranno aperti anche i relativi percorsi pedonali. Inoltre sarà attivato un passaggio pedonale semaforizzato all’incrocio tra Borgo Berga e la nuova via Oliva, per garantire l’attraversamento in sicurezza a pedoni e ciclisti. All’incrocio con via Ettore Gallo e con via Tiepolo sono previsti in via sperimentale due dossi per rallentare il traffico di Borgo Berga. Inoltre, sempre in Borgo Berga, lato civici pari vicino all’incrocio con via Oliva, sono stati istituiti 5 nuovi stalli a disco orario, uno stallo per disabili e uno stallo per il carico e scarico delle merci tra le 7 e le 20 per 30 minuti.
La rivoluzione viabilistica riguarda ovviamente anche il trasporto pubblico: da martedì 11 settembre le linee 8 e 13 che provengono dalla Riviera Berica imboccheranno la nuova viabilità che prevede una nuova fermata in via Ettore Gallo, lato ferrovia.

Come detto, non è possibile, per ora, raggiungere la zona dello stadio attraverso il nuovo ponte sul Bacchiglione perché quel nodo è ancora in fase di realizzazione. Da lunedì 10 settembre verso le 14 fino a novembre, proprio per consentire l’avanzamento del cantiere della nuova rotatoria e dell’intera nuova viabilità, viene chiusa alla circolazione stradale via Zanecchin, dall’incrocio con via dello Stadio al civico 67.
Per uscire da via Zanecchin i residenti, informati dal sindaco con una lettera che indica i recapiti del direttore dei lavori, dovranno necessariamente raggiungere viale della Pace percorrendo strada di Casale, via Martiri delle Foibe e via Vittime Civili di Guerra.
Chi proviene da via dello Stadio non potrà, a sua volta, imboccare via Zanecchin, ma dovrà obbligatoriamente procedere verso via Bassano.
“Si tratta di una chiusura impegnativa, ma assolutamente indispensabile – spiega l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto – per completare i lavori di un nodo fondamentale per la viabilità cittadina. Cercheremo di velocizzare al massimo il cantiere per ridurre il disagio dei residenti”.


Il Giornale di Vicenza, lunedì 23 luglio 2012, lettere al direttore

BORGO BERGA


«I lavori
eliminino
le barriere
architettoniche»


lunedì 23 luglio 2012 CRONACA, pagina 47

Vivo da quarant´anni in carrozzina e faccio parte del “Comitato Borgo Berga”, perchè abito in zona. Ho visto che si stanno concludendo i lavori di asfaltatura e di sistemazione dei marciapiedi: spero proprio che il tutto venga fatto nel rispetto delle normative riguardanti l´eliminazione delle barriere architettoniche.
Ho sentito poi parlare del progetto di unire, con una passerella, la pista ciclabile Casarotto con le piste ciclabili che ci saranno al di là del fiume, passerella che una volta esisteva. Sarebbe molto bello poterla rifare, ma senza i tre gradini che c´erano nella precedente.
E a proposito della pista ciclabile Casarotto, segnalo che quando termina a Porta Monte, presso le “Scalette”, c´è un breve tratto in cemento tutto sconnesso, una vera difficoltà per chi si muove in carrozzina.
don Giovanni Cecchetto 

Corriere del Veneto, venerdì 20 luglio 2012


Il Giornale di Vicenza, giovedì 19 giugno 2012, lettere al direttore

TRIBUNALE

«Uno sfregio al paesaggio di Vicenza»

giovedì 19 luglio 2012 LETTERE, pagina 50
Almeno a Mantova sono riusciti a bloccare il paesaggio antico, ritratto da Andrea Mantegna nel celebre quadro “Morte della Vergine” ora a Madrid al museo del Prado.
La Soprintendenza a Mantova si è svegliata all´ultimo momento prima che la sciagura cementifera proclamasse la vittoria sulla dolce visione di un pezzo storico paesaggistico della bella Mantova.
Ora qui a Vicenza non potremmo più dire la stessa cosa: ormai la bella Vicenza di un tempo ritratta da molti pittori veneti del 400 e 500 è stata sapientemente distrutta dalle voragini di potere e di speculazione di tutti i tipi.
Il tribunale con il suo pennone acuto ci ha resi tutti noi vicentini inforcati, per cui dovremmo ringraziare l´Amministrazione che ha voluto con forza inaudita cotanta nefandezza. Lo sa bene chi possiede beni con vincoli quale sia la peripezia per chiedere la possibilità di tinteggiare o riparare un buco nelle ville antiche.
Mi chiedo dove era la Soprintendenza quando si decise di fare approvare il progetto del tribunale nuovo a Vicenza.
Il prof. Renato Cevese era imbufalito per dire poco dello scempio che stava succedendo, però non lo volevano ascoltare, anzi lo detestavano.
I residenti della Riviera Berica capiscono ora la gravità della situazione.
Adesso dovremmo essere anche ossequiosi verso questi personaggi, che hanno sfregiato la nostra città?
Renato Scapin 


Il Giornale di Vicenza, domenica 15 giugno 2012, lettere al direttore

URBANISTICA


«Borgo Berga
massacrato
il paesaggio»


domenica 15 luglio 2012 CRONACA, pagina 61

Spesso, tornando in treno da Padova all´imbrunire, mi incantavo al finestrino a guardare, fin da lontano, la dolce sagoma delle colline.
Quella coltre senza luci, apparentemente mansueta, serbava nel tenebroso groviglio un´anima profonda e forse, fantasticavo, quelle colline erano davvero la dimora delle Furie.
Mi avvicinavo a Vicenza, alla città di Guido Piovene, di Goffredo Parise e pregustavo il momento in cui avrei visto, per un secondo, tra gli alberelli che costeggiavano lo steccato della ferrovia, come un miraggio di bellezza, villa Capra detta la Rotonda.
E un attimo dopo, le casette in processione di Borgo Berga, quelle casette umili, con i colori delle case di Burano, ultimo riflesso del mare oltre le risaie di Abbadesse.
Borto Berga, benvenuti a Vicenza, recita un articolo di “Accenni”, rivista cittadina di design e architettura.
L´articolo è dedicato al progetto più significativo degli ultimi anni, in Vicenza, una nuova dimensione del lavorare e dell´abitare per una città che da tempo non respira l´aria dello sviluppo.
Così si legge.
Una nuova cittadella che si sviluppa e si svilupperà attorno al nuovo Palazzo di Giustizia, con l´immancabile superparcheggio, con l´immancabile centro commerciale e così via.
Con questa lettera desidero solamente esprimere la rassegnazione di un cittadino allo sfacelo del territorio, al quotidiano e inarrestabile massacro del paesaggio.
Anche nel caso di questa incomparabile cittadella, al disgusto profondo si associa ormai un´indefinibile indifferenza, che diventa un sorriso appena appena amaro leggendo le firme prestigiose che patrocinano il progetto.
Io non so quante volte hanno preso il treno per scendere a Vicenza, provenendo da Padova o da Venezia, gli illustri architetti e paesaggisti Gonçalo Souza Byrne e Joao Nunes.
So soltanto che, quando lo prenderò io, all´altezza di Lerino chiuderò gli occhi.
Giuseppe Lupi 

La Nuova Vicenza, martedì 10 luglio 2012
L'occasione persa di Borgo Berga
Google Maps può essere molto istruttivo: a una rapida occhiata si scopre che a Vicenza, per completare il suo anello di circonvallazione, manca solo un piccolo pezzo, 300 metri. E’ quello che va da piazzale Fraccon (Porta Monte) a viale dello Stadio e via Bassano, dove passa la ferrovia. Proprio dove ora è stata costruita una nuova strada a due corsie, lungo i binari, a servizio del tribunale.
«Quel collegamento era previsto fin dal piano regolatore del 1989»dice l’ingegner Gaetano Giordano, residente in viale Margherita, che insieme ad altri cittadini un paio d’anni fa si era fatto promotore di una raccolta firme: suggerivano al Comune di utilizzare quella nuova strada per far defluire il traffico da est a ovest e viceversa. 

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Il Gazzettino, edizione di Bassano e Vicenza, martedì 10 luglio 2012


Il Giornale di Vicenza, martedì 10 luglio 2012
Versione elettronica: qui


Corriere del Veneto, martedì 10 luglio 2012
Versione elettronica: qui



Vicenza Today, 9 luglio 2012
"Comitato Borgo Berga incontra Tosetto: ecco le richieste"

Il Giornale di Vicenza, mercoledì 20 giugno 2012, lettere al direttore

BORGO BERGA


«Il traffico diventerà un incubo»


mercoledì 20 giugno 2012 LETTERE, pagina 62

Ringrazio Vittorio Corradi (lettera al GdV del 13 giugno sciorso) per essersi accorto del disagio che i cittadini di Borgo Berga stanno lamentando. È persino drammatico accorgesi che sta per essere annullato un "borgo" storico , con attività commerciali che esistono da anni e che verranno messe in condizioni di non poter più lavorare.
È incredibile constatare quotidianamente che i residenti giocano alla roulette russa quando si accingono ad attraversare la strada che, non ha più soltanto automobili ma un aumento inspiegabile di automezzi pesanti. È insopportabile che la strada sia stata oggetto da anni di scavi ripetuti per manutenzioni varie e per collegamenti a pioggia di sottoservizi senza un adeguato ripristino.
È vero che votai a favore del nuovo tribunale, completato nella primavera del 2008, e ne sono fiera ancora oggi. È un´opera di cui la città aveva necessità e urgenza per permettere all´attività giudiziaria di espletare le sue mansioni in una sede adeguata, opera che rimarrà per anni. Il nuovo tribunale può non piacere dal punto di vista architettonico ma questo fa parte del senso estetico di ciascuno: quello che conta è la sua funzionalità valutata dai giudici stessi. Cosa approvai in sede circoscrizionale? Il progetto che ci fu spiegato dettagliatamente dai tecnici comunali presentava una diversa configurazione plano-volumetrica: prevedeva sì anche un´area dedicata all´edilizia privata ma non era certamente così imponente come la realtà odierna sta rivelando. La viabilità della zona fu competenza del nuovo governo della città che avrebbe dovuto adoperarsi anche per le richieste a favore dei residenti.
Nella primavera del 2009 Sviluppo Cotorossi presentò una richiesta di variante, accolta dalla giunta il 24 giugno e approvata dal consiglio il 26 novembre 2009. In quella delibera non ci sono indicazioni sulla nuova viabilità che coinvolge Borgo Berga e non mi risulta che i cittadini residenti siano stati interpellati come vorrebbe una democrazia partecipata. La variante era visibile al pubblico dal 29.06.2009 al 9.07.2009, per 8 giorni.
Non ho visionato! Mi sono fidata della nuova amministrazione che ha sempre sostenuto di tutelare i cittadini e, comunque, non spetta al cittadino valutare l´aspetto tecnico per analizzare le ricadute sul territorio e trovare le soluzioni più idonee per l´edilizia privata ma ai tecnici, che devono essere competenti e preparati e che supportano l´ amministrazione. In questa delibera non sembra si sia tenuto conto dei vincoli paesaggisti e storici, dato che è stato concessa l´installazione di un supermercato a pochi metri dall´Arco palladiano di piazzale Fraccon, con uscita dei camion per il rifornimento dello stesso, riducendo la strada a doppio senso, per pochi metri, poi a senso unico, poi ancora a doppio senso e che risulta troppo stretta comunque.
Il sindaco Variati è stato corretto e disponibile nell´accogliere le preoccupazioni che ho esternato insieme al Comitato Borgo Berga e non ha mosso accuse al Pdl, confermando il suo interessamento. Il "mostro" di cui parla il signor Corradi non si vedrà più , fagocitato da palazzi di sei piani . Chi viene in città da sud vede il muro di una cittadella che chiude, con arroccamento tipo medioevale, le costruzioni private. In quanto al verde pubblico sembra che rimanga confinato a soli argini dei fiumi , rialzati e rivestiti di terra armata.
Francesca Ruta 

Il Giornale di Vicenza, venerdì 15 giugno 2012, lettere al direttore

BORGO BERGA

«La vicesindaco deve interessarsi del nostro quartiere»

venerdì 15 giugno 2012 LETTERE, pagina 66
Ospite in tante trasmissioni televisive nazionali, la nostra vicesindaco, avv. Alessandra Moretti, ha sempre parlato a nome dell´intera Amministrazione, vantando un metodo giovanile di fare politica contro le tentazioni dei rampanti grillini: «Noi a Vicenza favoriamo i contatti con i quartieri, chiediamo quali sono i problemi dei quartieri; noi a Vicenza abbiamo un dialogo costante con le necessità della gente. Noi a Vicenza…».
Non mi pare sia così. Finora non c´è stata una vera attenzione ai problemi dei cittadini residenti a Borgo Berga, dove si concentra un traffico pesante e veloce proveniente da zona Stadio e viale Risorgimento, su un fondo stradale sconnesso, con segnaletica evanescente, con un marciapiedi senza protezione metallica, in presenza della colossale cementificazione attorno al nuovo tribunale.
Nonostante tante segnalazioni e reclami del comitato di quartiere, finora nessuna risposta concreta da parte del sindaco Variati e dell´assessore Tosetto. Dato che l´avvocato Moretti parla in qualità di vicesindaco circa linee di politica urbana, la invitiamo a portare in Giunta e ad affrontare realmente i problemi dei quartieri di Vicenza, senza aspettare che tutto venga demandato ai mesi pre-elettorali.
Altrimenti il “ Noi a Vicenza…” conferma un metodo vecchio di fare politica urbana, parole utili nei salotti televisivi dove tutti fanno a gara nel vendere immagini rampanti.
L´aspettiamo, vicesindaco. Grazie.
Giuseppe Gianola
Vicenza



Il Giornale di Vicenza, mercoledì 13 giugno 2012, lettere al direttore

NUOVO TRIBUNALE

«Solidarietà agli abitanti alle prese con il Mostro»

mercoledì 13 giugno 2012 LETTERE, pagina 70
Intervengo per alcune precisazioni sull´articolo di Maria Elena Bonacini di martedì 8 maggio relativo a “Traffico a Borgo Berga - Protesta degli abitanti”.
Desidero ricordare che il nuovo Tribunale a Borgo Berga è stato realizzato contrariamente a quanto espresso dall´allora opposizione in Circoscrizione 2.
La signora Francesca Ruta (allora consigliere di Forza Italia) non mi risulta si sia opposta quando lo poteva, mentre ora insorge contro le decisioni prese dalla sua parte politica. Purtroppo il ritornello è sempre quello.
Il consigliere Franzina (che è stato anche assessore all´urbanistica) per quattro anni ha criticato l´attuale Giunta per non avere realizzato nulla. Meglio così se le realizzazioni sono di questa natura: il nuovo teatro con nulla attorno e parcheggi insufficienti; il tribunale senza nessuna strada di accesso: una nuova base militare senza collegamenti stradali e una città divisa e conflittuale. Complimenti.
Piena solidarietà invece a coloro che oggi si trovano costretti in un quartiere all´ombra del Mostro (Tribunale) con tutti gli annessi e connessi e che dovranno fare i conti con le conseguenze.
Vittorio Corradi 

Il Giornale di Vicenza, lunedì 28 maggio 2012

UNA MOSTRA. Nella cripta di Santa Caterina 

«Basta cemento a Borgo Berga si salvi la storia»

Roberto Luciani

I residenti vogliono far riscoprire le radici dell´antico quartiere

lunedì 28 maggio 2012 CRONACA, pagina 11

I lavori a Borgo Berga dopo la costruzione del tribunale
“Luoghi Comuni”. Come ogni mostra neppure questa resiste alla tentazione del gioco di parole, ma dietro l´iniziativa messa a punto dal comitato di Borgo Berga, Santa Caterina e Santa Caterinella e presentata tra il salone refettorio e la cripta del 1200 della chiesa di Santa Caterina, l´autocompiacimento lascia il posto alla realtà stringente, che qui si chiama nuovo tribunale.
Il Colosso di Rodi, come lo hanno soprannominato, rischia infatti di seppellire sotto il cemento la memoria di un rione la cui importanza è inversamente proporzionale alla sua grandezza. «Il nostro - sottolinea Luciano Carpo - è un evento educativo che prevede due mostre, una multimediale e una fotografica, e soprattutto un incontro, cui ha partecipato anche l´assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, per creare una rete istituzionale di soggetti che si prendano a cuore le sorti del borgo: l´ex provveditorato, università (presenti Ferrara, Padova, Verona e persino Siena), scuole (istituti Canova e Martini), associazioni culturali come Italia Nostra e persino teatrali». Tutti insieme per chiedere opere di mitigazione della velocità, come attraversamenti rialzati con semaforo a chiamata e fermate del tram, e strutture come un nuovo marciapiede, la pista ciclabile, il ponte sul Bacchiglione laddove c´era quello di ferro, spazi ad uso pubblico. «Insomma che non si venga tagliati fuori dalla città. Chiediamo ai giovani di non dimenticare che Borgo Berga e Santa Caterina sono da sempre un crocevia di storia. C´erano 6 conventi, da qui i Benedettini sono partiti per la bonifica della pianura padana. Qui attraccavano i crociati tedeschi per raggiungere la Terra santa e c´era un´importante presenza templare alla Commenda. Ancora, da qui, nel 1848, i croati hanno attaccato per raggiungere Monte Berico. In questa zona vivevano Fogazzaro e Piovene. Per non parlare delle bombe aeree del 1944». Punto di incontro delle delle linee ferroviarie interne, prima con la Vaca Mora e poi con la Littorina, fulcro,con la nascita del Cotonificio Rossi, dello sviluppo industriale del ´900, Borgo Berga chiede di non morire. E Carpo lo ribadisce con la leggenda di Vicenza, nata manco a farlo apposta tra porta Monte e le sponde del Bacchiglione. Colle e fiume, un destino racchiuso in poche centinaia di metri: «La leggenda è quella della Sagra dei Nani. La riscoprii 30 anni fa ed ora è alla sua terza edizione».


Il Giornale di Vicenza, sabato 26 maggio 2012


LIBRI/2. Si presenta oggi a Santa Caterina

Nani, la fiaba vicentina ha una terza edizione

sabato 26 maggio 2012 CULTURA, pagina 61
Oggi alle 10 nella chiesa di Santa Caterina, si presenta il libro “La Sagra dei nani, una fiaba per Vicenza” a cura di Luciano Carpo. Fin dalla sua riscoperta (1980) e prima diffusione come pro-manoscritto di carattere educativo, la leggenda dei nani e della principessa Layana portò fortuna a Vicenza. Questa ricerca didattica, condotta da Carpo, con il pittore Galliano Rosset e il prof. Moreno Pozza insieme con gli studenti della classe II D della media Scamozzi, vide la sua prima edizione nel 1981 insieme al gruppo di S. Pietro-Pensionato Salvi, attento cultore delle tradizioni del glorioso quartiere Trastevere e della fiabesca torre lignea della Rua cittadina.
Una seconda edizione (1983), venne publicata per sollecitare il recupero dell´attuale parco di via Ruspoli in zona Stadio ed, in particolare, del complesso monumentale di S. Silvestro. La nuova edizione (2012) è patrocinata dal comitato “Iniziativa culturale Borgo Berga, Santa Caterina-Santa Caterinella”, in collaborazione con le associazioni di Campedello-Riviera Berica, e riproduce integralmente il testo degli anni ´80, perchè «constata - scrive Luciano Carpo- che quella sfida contro l´incuria civile e quel messaggio per la bellezza, sono stati raccolti e concretizzati in questi tre ultimi decenni fa dalle autorità e dai privati interessati, almeno per quanto riguarda la zona di S.Caterina, quella sottostante Porta Monte».
Borgo Berga è l´inizio dell´anello forse più bello di Vicenza, con capolavori conosciuti in tutto il mondo e con percorsi naturali e storici di rara bellezza: «Un anello poetico- scrive Carpo - che parte dall´Arco palladiano delle Scalette e scende alla Riviera Berica. Il Gallo, Campedello, S. Croce Bigolina, Tormeno, lago di Fimon e i suoi paesi, Longara, Debba…e dieci Comuni fino a Noventa , lungo una strada che è fiancheggiata da un lato dall´acqua a e dagli Euganei; dall´altro, dalla terra di gente perbene. Dall´aria della dorsale boscosa di vigneti e ulivi sui nostri dolcissimi colli, talora su falesie strapiombanti, come sulla prua di una nave di fronte alla pianura padana. E, disseminato ovunque, il Fuoco dell´arte: ville, chiostri, eremi, grotte, covoli, splendidi casolari agricoli..Qui il Palladio continua a stupire il mondo con la sua Rotonda, e i Tiepolo a rispecchiare i tramonti». 


Lettera al direttore Giornale di Vicenza, venerdi 25 maggio 2012

"Borgo Berga. Traffico stravolto ma i cittadini non sanno niente"
  
Cicero non c’è più ma il modello Cicero continua? Questo signore ha sempre pensato che la sua missione di delegato al traffico della città sia quella di favorire la più alta velocità possibile alle auto, senza andar troppo per il sottile con chi ci vive. In altre parole, prima le auto, e poi i cittadini. Il problema è che le polveri sottili per inquinamento significano attentati alla salute; la concentrazione e la congestione veicolare rendono pericoloso l’attraversamento, come sta succedendo in Borgo Berga. Le segnalazioni e le proteste pare non servano a niente, anche perché non si sa esattamente come sarà previsto il traffico (a senso unico, a doppio senso?) quando entrerà in funzione la monumentale cementificazione che sta sorgendo attorno al nuovo Tribunale. 
Perché la gente non viene informata? Perché la gente si trova sempre davanti al fatto compiuto? Come è stato detto da una professoressa in una riunione del comitato spontaneo di quartiere, trovo molto grave questa incapacità (mancanza di volontà) da parte di due Amministrazioni Comunali (la precedente di centro destra e l’attuale di centro sinistra) di aprirsi alla città, trovando i modi per spiegare le ragioni di certe scelte, l'impossibilita' di perseguirne altre, la rinuncia a cambiare modello, individuando strumenti per ridurre almeno l’impatto di ciò che nella sostanza ora non e' più modificabile. Il piano urbanistico e i progetti che ne derivano, non possono essere considerati solo nella loro qualità di atti amministrativi che sanciscono nuove destinazioni d'uso (e vantaggi di pochi), sono strumenti "pedagogici" attraverso i quali si attua l'educazione alla cittadinanza attiva.
Se utilizzati correttamente possono spiegare in che modo si traducono nella quotidianità 
principi come sviluppo sostenibile, qualità della vita, costruzione o rafforzamento del senso di comunità, mettendo nelle condizioni i cittadini di essere partecipi delle scelte di trasformazione della città e del territorio.

Evelina Evangelisti
Vicenza



Lettera al direttore del Giornale di Vicenza, 13 maggio 2012


La Voce dei Berici, 11 maggio 2012
Il Gazzettino, 9 maggio 2012


Il Giornale di Vicenza, 8 maggio 2012


Corriere del Veneto, 8 maggio 2012


Tva Vicenza - telegiornale del 7  maggio 2012 - Servizio dal minuto 16:47


La Nuova Vicenza, 7 maggio 2012

Nei dépliant di presentazione, o sulla homepage del sito web, è presentata come una grande penisola verde a due passi dal centro. A contatto con la natura. Dentro la storia. Sui due passi dal centro si può anche essere d’accordo. Sul resto, invece, è lecito avere qualche dubbio.
Il nuovo insediamento direzionale, commerciale e residenziale di Borgo Berga è, con il Dal Molin, il cantiere più importante aperto in città. Bastano i numeri a rendere l’idea del progetto: accanto al colosso del nuovo palazzo di giustizia, che il direttore del Cisa Guido Beltramini ha definito «una maledizione di Dio», Sviluppo Cotorossi (l’associazione di imprese costituita da Maltauro e Codelfa) sta realizzando 17mila metri quadrati di uffici, 11.500 di negozi e 18.500 di nuove abitazioni. Un complesso in cui sarà spazio per circa 180 appartamenti, un supermercato Despar da 2500 metri quadri, ristoranti, bar a attività commerciali di vario tipo. Con un contorno di15 mila metri quadrati di parcheggi pubblici e da 31 mila metri quadrati di garage “interrati”.

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Lettera al Giornale di Vicenza, 4 maggio 2012


Il Giornale di Vicenza, 28 febbraio 2012


Il Giornale di Vicenza, 18 febbraio 2012

La Nuova Vicenza, 3 febbraio 2012
Nuove residenze di lusso, nuovo tribunale, una sede universitaria a due passi e la vicinanza al centro storico, alla stazione e alle ville palladiane. Gli ingredienti, a Borgo Berga, ci sono tutti per un mix chiamato gentrification, il processo che investe i quartieri popolari nel momento in cui vi si insedia una popolazione benestante, attirata da investimenti immobiliari, nuovi servizi o semplicemente dal sapore del “vecchio borgo storico”. Borgo Berga oggi è due cose: il vecchio quartiere fra il Retrone e i colli, antica porta a sud e porto fluviale della città, e il nuovo quartiere che sta sorgendo intorno al nuovo tribunale, nell’area dell’ex Cotorossi. Il secondo ha preso il nome del primo – il progetto targato Maltauro e Codelfa si chiama proprio “BorgoBerga” – e rischia di mangiarsi anche quel po’ di identità che rimane al borgo storico.




Corriere del Veneto, 12 gennaio 2012
E' partita una petizione per «salvare i pedoni» a Borgo Berga. Quasi tutti i negozi della via espongono in vetrina una locandina che ritrae un anziano schiacciato dalle ruote di un'auto. I residenti raccolgono le firme per ottenere più sicurezza per i pedoni: «Chiediamo cose di buon senso che andavano fatte decenni fa - spiega il promotore dell'iniziativa Gianluigi Bellin, che ha casa proprio in Borgo Berga - In primo luogo un semaforo lampeggiante per consentire l'attraversamento pedonale, come quello che c'è in viale Margherita. Poi l'installazione di dissuasori di velocità per le auto che, proveniendo da piazzale Fraccon, si lanciano a grande velocità. La terza richiesta è che una quota di parcheggi del nuovo quartiere che sta nascendo all'ex Lanerossi sia riservata ai residenti e ai clienti dei piccoli negozi». Infine si chiede di aprire un tavolo con l'amministrazione comunale sui problemi del traffico in zona. Un primo faccia a faccia informale, spiega Bellin, c'è già stato con l'assessore comunale ai lavori pubblici Ennio Tosetto. Alla base della raccolta firme c'è una serie di incidenti anche mortali che negli anni hanno punteggiato la via: «Ho un triste ricordo personale legato a questo problema, perché mia nonna morì per incidente stradale quando ero un ragazzino - ricorda Bellin - Anche mia madre fu travolta, ma se la cavò. L'ultima signora anziana investita da un'auto morì due o tre anni fa». Il neonato comitato dei residenti propone di discutere il futuro dell'intero quartiere: «Con la nuova sede universitaria in viale Margherita la zona ha iniziato a cambiare. Fra qualche anno, quando il nuovo quartiere intorno al tribunale sarà pronto - considera Bellin - il traffico aumenterà notevolmente, e sarà ancora più difficile trovare parcheggio. Per questo è necessario tutelare chi in queste case vive da tempo e trasformare un viale di scorrimento in una vera strada urbana». Intorno alla strada che da "Porta monte" corre verso la Riviera berica sorge infatti un borgo storico. «Questo era il porto fluviale della città, dove le chiatte arrivavano da Chioggia - ricostruisce Bellin - Il palazzo del sale, oggi occupato dalla guardia forestale, era appunto una dogana. La chiesetta di Santa Caterinella al porto serviva appunto quella comunità. L'uniformità stilistica degli edifici a due-tre piani con soffitta tipica dell'edilizia dell'entroterra veneziano, è appunto memoria di quell'epoca». Poi fu la volta del Cotorossi, che arrivò ad occupare duemila operai. «Ma all'epoca della fabbrica, per agevolare gli operai che uscendo dal lavoro volevano attraversare la strada, c'era almeno un semaforo lampeggiante».
Giulio Todescan


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